La volpe e il Ragazzo d’oro

E pensare che la scelta della pasticceria è stata un po’ il piano B della sua vita, non da subito la sua passione innata.

Non gli piaceva molto stare a scuola, a 16 anni inizia un altro percorso di studio e in modo del tutto casuale si affeziona sempre più alla materia.

Numerose esperienze, cominciando nel mondo della cucina e poi assestandosi in quello della pasticceria di palazzo, fino ad aprire nel 2016 la sua prima bottega a Parigi nel vecchio quartiere dove abitava da ragazzo, chissà se come forma di rivincita o cose di cuore.

Nel 2017 raddoppia nel bellissimo quartiere del Marais.

Coraggio, passione e convinzione sono le tre parole chiave di questo giovane pasticcere.

Un modo di diretto di vedere la sua proposta che si rinnova ciclicamente, dove i gusti si fanno netti e nulla è mai così scontato o banale.

Gourmand, come le Renard – La Volpe – che è diventata il suo simbolo feticcio che ne rappresenta l’intera immagine commerciale : un lato libero e selvaggio, accostato alla golosità e alla grande intelligenza di questo animale, probabilmente a sua effige, immagine e somiglianza.

Tre Viennoiserie – arrotolato pistacchio e cioccolato + arrotolato mandorle + croissant burro: tutto ottimo, ripieni generosi ma non invasivi per i roulé  .

La iconica ( e bellissima) Tart aux Pistaches.

Un Kouglof, morbido e burroso, umido anche internamente, la concorrenza di solito lo fa troppo asciutto.

Flan tutto vaniglia, compatto e avvolgente.

Gli chouquettes, bignè vuoti, morbidi e croccanti all’esterno, con zucchero grosso a guarnitura.

Per finire Merveille Praliné : mousse leggera di cioccolato al latte, pralinato nocciola al fior di sale, meringa croccante, glassa al cioccolato, frammenti di cioccolato fondente e nocciole a pioggia. Tra l’altro, un dolce totalmente privo di glutine.

Quello che ci ha colpito per tutti i prodotti acquistati è la precisione millimetrica al bilanciamento dei gusti.

Tutti i manufatti si direbbero cronometrati al millesimo sul fotofinish dello zucchero : mai troppo dolci né ridondanti nei troppi abbinamenti, con una masticazione puntuale ad esaltare il sapore all’interno del palato e un aroma intenso dato da ingredienti di grande pregio.

“La pasticceria è come una pagina bianca, che va riscritta tutti i giorni”

E tu, Yann Couvreur, la trascrivi benissimo !

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